Consultorio familiare U.C.I.P.E.M. di Messina onlus
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Centro Affidi Distrettuale
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SERVIZIO CENTRO AFFIDI d26
LINEE GUIDA
PREMESSA
Il Centro Affidi è un servizio pubblico, gratuito, che il Comune di Messina ha istituito in qualità di Comune Capofila dell’Area distrettuale socio-sanitaria D26 con delibera dei Sindaci n. 6 del 29.06.2006 per gestire in modo sinergico nell’ambito distrettuale l’affidamento familiare.
Il Centro Affidi si pone quindi come punto d’incontro specializzato, capace di essere luogo di studio e coordinamento rispetto alla tutela del minore in tema di affidamento familiare nel territorio di competenza.
L’AFFIDAMENTO FAMILIARE
L’Affidamento Familiare prevede che un minore "che sia temporanemente privo di ambiente familiare idoneo può essere affidato ad un'altra famiglia, possibilmente con figli minori, o a una persona singola".
L’affidamento familiare è stato istituito dalla Legge Nazionale 184/1983 modificata e integrata dalla L. n.149/2001 e dalla L. n.173 del 19 ottobre 2015.
Il principio, che sta alla base di tali normative, è il diritto di ogni minore a crescere ed essere educato nella propria famiglia e, ove vi sia causa di impossibilità temporanea di questa all’assolvimento delle proprie funzioni, prevale il diritto prioritario del minore a vivere in una famiglia, preferibilmente con figli minori, ma anche ad una persona singola, a cui viene affidato per ricevere il sostegno, la guida e l’affetto necessari per il suo adeguato sviluppo psichico “senza distinzione di sesso, di etnia, di età, di lingua, di religione e nel rispetto della identità culturale del minore e comunque non in contrasto con i principi fondamentali dell’ordinamento”.
La Regione Siciliana ha fornito le linee guida sui criteri organizzativi per la costituzione di un servizio per l’affidamento familiare denominato “Centro Affidi” per favorire, nel quadro dei criteri e delle modalità di attuazione dell’affidamento, l’omogeneità di comportamenti dei servizi locali e garantire uno standard qualitativo adeguato alla complessità dell’intervento (Direttive Interassessoriali Ass.to Famiglia e Ass.to Sanità n.1737/3899 del 20.11.2003 e 320/410 del 17.02.2005). Altresì, con DA n.481 del 28.02.2005, ha approvato lo schema di regolamento tipo del servizio di affidamento familiare dei minori.
Possono fare affido coppie sposate o conviventi con o senza figli; singole persone, anche se separate o divorziate, con o senza prole. A differenza dell’istituto dell’adozione non sono stabiliti particolari vincoli di età tra affidatari e affidati.
L’affidamento familiare è una forma di solidarietà che vede l’accoglienza di un bambino, la cui famiglia naturale sta vivendo un momento di difficoltà, da parte di un altro nucleo familiare.
La legislazione vigente prevede due forme di affidamento familiare:
- affido consensuale, si pone come intervento di sostegno del minore e della sua famiglia ed è attuato dal servizio sociale del Comune del Distretto che ha in carico il caso, ratificato dal Giudice Tutelare che lo rende esecutivo. Per il comune capofila di Messina il titolare del caso è il Servizio Sociale del Dipartimento Politiche Sociali. L’affido viene attuato in accordo con chi esercita la potestà genitoriale, ascoltando il minore che abbia un’età superiore ai dodici anni, e qualora lo si ritenga opportuno, anche di età inferiore. La caratteristica specifica di questa forma di affido è il “consenso” dei genitori oltre che del minore. L’affido viene attivato in presenza di un progetto, concordato tra operatori, famiglia naturale e famiglia affidataria, nel quale devono essere indicati compiti, ruoli, obiettivi e tempi dell’affido. L’affido consensuale non può superare i due anni come termine.
- affido giudiziario, viene disposto in attuazione di provvedimenti del Tribunale per i Minorenni che si avvale del Servizio Sociale per la sua organizzazione e vigilanza. Viene predisposto anche contro il volere di chi esercita la potestà genitoriale, per porre rimedio alle situazioni di carenza di cure materiali e affettive e in tutte le situazioni nelle quali vi è l’impossibilità, temporanea, per il minore di avere da parte della sua famiglia attenzioni specifiche per il suo sviluppo psico-affettivo-pedagogico
L’affidamento, in base alle caratteristiche dell’intervento sulla famiglia naturale o sul minore, si può così articolare:
- affidamento a tempo pieno: si rende necessario quando la permanenza del minore in famiglia è pregiudizievole per il minore stesso. Il minore in questo caso vive stabilmente presso la famiglia affidataria, dove viene domiciliato, che provvede alla cure materiali e emotive e alla sua educazione e istruzione, tenendo conto delle indicazioni della famiglia d’origine, nel caso in cui la stessa non sia sottoposta a limitazione o decadenza della potestà genitoriale,.
- affidamento diurno e part-time: questa forma di affido non è espressamente prevista dalla normativa nazionale, e consiste nell’accogliere il minore per parte della giornata e farlo rientrare di solito nella sua famiglia. E’ possibile promuoverlo anche per i fine settimana o brevi periodi di vacanza. Tale affido si rende necessario quando la famiglia d’origine richiede un supporto nell’educazione del minore e si configura, pertanto, come un processo attraverso il quale il minore ha la possibilità di vivere esperienze integrative positive, carenti all’interno del suo nucleo familiare.
BENEFICIARI
Il servizio è rivolto a tutti i minori che si trovano in situazione di temporanea difficoltà nella loro famiglia, residenti o domiciliati nel distretto sociosanitario d26.
Le famiglie affidatarie sono seguite e sostenute dall’equipe del centro affidi;
Le famiglie di origine, beneficiamo di interventi per il recupero delle funzioni genitoriali da parte dei servizi sociali del comune di residenza.
Contatti
Il servizio Centro Affidi d26 ha sede presso il Dipartimento Politiche Sociali Piazza della Repubblica 1° piano.
Gli interessati possono telefonare per ricevere informazioni o chiedere un appuntamento telefonando al numero 090.675198, 090.7723745/57 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30. o via email scrivendo all’indirizzo centroaffidi.d26@comune.messina.it
AMBITI D’INTERVENTO
Il centro Affidi ha il compito di :
· promuovere la cultura dell’affido,
· avviare iniziative di sensibilizzazione sull’accoglienza con incontri tematici aperti al territorio e gruppi di
incontro tra famiglie.
· raccogliere le disponibilità segnalate dai servizi e dalle associazioni e ne reperisce delle altre disponibili
ad impegnarsi nell’affido .
· valutare le famiglie, coppie o persone singole che fanno richiesta di accoglienza, e se ritenute idonee le
inserisce in un apposito elenco.
· organizzare iniziative di sensibilizzazione e formazione di operatori e famiglie.
· esaminare le segnalazioni, pervenute dai servizi sociali dei Comuni del distretto, dei minori in
condizione di necessità e valutare congiuntamente la proposta di affido;
· individuare la famiglia affidataria più idonea alle esigenze del minore da affidare; e procedere
all’abbinamento.
· concordare il progetto di intervento con i Servizi Sociali del comune che segnala.
· sostenere minori e famiglie affidatarie in tutte le fasi dell’affidamento
· verificare periodicamente con il servizio sociale di riferimento il progetto educativo del minore
· sostenere gli affidatari durante tutte le fasi dell’affido con modalità individuali e/o di gruppo;
· organizzare, gestire ed aggiornare la banca dati relativa agli affidi in corso;
· fungere da punto di coordinamento rispetto alle Associazioni di famiglie affidatarie e rispetto ai Comuni
del distretto;
· costituire un punto di studio, ricerca e documentazione rispetto al tema degli affidi familiari.
BANCA DATI
Le famiglie, le coppie e i singoli interessati a diventare affidatari possono rivolgersi al servizio negli orari di apertura al pubblico o tramite contatto telefonico. Nel primo incontro con l’assistente sociale referente per il Centro Affidi verranno loro date le informazione basilari sull’affidamento familiare e effettuata una prima valutazione della motivazione; al termine del colloquio la famiglia viene inviata a successivi incontri con l’equipe del Centro Affidi per compiere il percorso di valutazione.
Al termine di questi colloqui, nel caso in cui il percorso sia stato superato positivamente, la famiglia viene inserita nella banca dati del Centro Affidi delle famiglie affidatarie idonee all’accoglienza di uno o più minori.
ABBINAMENTO MINORE FAMIGLIA AFFIDATARIA
Il Centro Affidi individua tra le famiglie della sua Banca dati quella più adatta per gestire la situazione del minore segnalata dal servizio sociale del Comune che ha in carico il caso e che dovrà segnalare con circostanziata relazione.
Se l’affidamento risulta la soluzione più appropriata, e c’è il consenso della famiglia del minore, si predispone un progetto che sarà condiviso tra i servizi, la famiglia di origine e quella affidataria.
Oltre il servizio sociale, titolare dell’affido, il Centro affidi potrà affiancarsi, se necessita, con altre equipe specialistiche dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
PROGETTO DI AFFIDO
L’equipe del Centro Affidi e l’assistente sociale referente per il minore collaborano ai fini della progettazione, vigilanza e verifica degli affidamenti familiari in atto.
Nello specifico definiscono modalità e tempi di avvicinamento minore/famiglia affidataria e minore/famiglia d’origine. Programmano incontri di verifica e monitoraggio; condividono decisioni rispetto ad eventuali prolungamenti o conclusioni anticipate dell’affido stesso.
Rimane di esclusiva competenza del Centro Affidi il sostegno alla famiglia affidataria;
Il Servizio Sociale del Comune che individua la situazione familiare a rischio per il minore formula il progetto di affido, l’individuazione delle caratteristiche della famiglia affidataria ritenute necessarie per rispondere ai bisogni del minore, la formalizzazione dell’affido attraverso un provvedimento amministrativo che prevede la sottoscrizione di un impegno da parte della famiglia affidataria e la sottoscrizione del consenso da parte della famiglia di origine, nel caso di affido consensuale, nonché la richiesta del contributo economico da corrispondere agli affidatari, secondo la normativa vigente.
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE AFFIDATARIE
Il Centro Affidi è a disposizione degli affidatari per il sostegno psicosociale e per la gestione, di temi tecnico burocratici legati all’affidamento familiare. Sono previsti incontri tra famiglia affidataria, Centro Affidi, servizio sociale di riferimento del minore e, se richiesto, anche con la famiglia di origine.
Il Centro Affidi organizza momenti di riflessione e ascolto rispetto alle tematiche dell’affidamento familiare, individuali e di gruppo, anche con la collaborazione delle Associazioni partner.
Equipe del Centro Affidi
dott.ssa Daniela DE SALVO, assistente sociale responsabile del Centro Affidi
dott.ssa Fortunata SCICOLONE, assistente sociale
dott. Stellario BONANNO, psicologo referente per l’affido ASP Messina
Associazioni Partner con il Centro Affidi
AIAF - Messina
CEDAV
Centro di aiuto alla vita Vittoria Quarenghi
Ce.S.V.
CIRS
Eimì
UCIPEM
Una Famiglia per amico